"Far risuonare ancora la voce di un manoscritto vergato più di mille anni fa è molto di più di una operazione culturale: restituisce infatti tutto lo stupore e la meraviglia che le antiche pergamene sanno preservare nell’ombra degli scaffali. Ci regala l’opportunità di trasformarne il loro fruscio in voce. Una voce che da dieci secoli nessuno ha più riascoltato."
È con le parole del prof. Angelo Floramo, consulente scientifico della Biblioteca Guarneriana di San Daniele, che introduciamo il progetto di collaborazione con la stessa istituzione e il Comune di San Daniele del Friuli con il quale abbiamo inteso recuperare e ripresentare in chiave musicale moderna l'antico documento di inestimabile valore: "Il manoscritto guarneriano numero 4, ben noto agli studiosi di tutto il mondo, è infatti uno degli esemplari più rari e antichi della liturgia patriarchina della chiesa madre d’Aquileia. Giunse nell’abbazia di Moggio Udinese nel 1117, portato dai monaci di San Gallo, in Svizzera, assieme ad altri importanti corredi".
A condurre l'opera di trasposizione musicale il maestro e compositore Francesco Zorzini: "Le parole e i suoni dischiudono la sorpresa della prima notazione musicale che l’occidente medievale conobbe, quella che gli specialisti chiamano neumatica in campo aperto: si tratta di piccoli segni, poco più di linee, punti, accenti, che posti sulle parole indicavano al maestro quanto si dovesse modulare la voce. Tanta meraviglia verrà per l’occasione riletta attraverso una contaminazione jazz, capace di fondere insieme l’antico e il moderno, inseguendo nella bellezza di un viaggio mai prima tentato quel Mistero di cui le antifone raccontano tutta la sorpresa".
Insieme al nostro coro, diretto dalla maestra Erica Zanin, interverranno Bruno Sebastianutto al pianoforte, Margherita Crisetig al sassofono contralto e Alessandro Piputto alle percussioni.
"I chierici aquilieiesi cantano come un coro di beati". Questo ebbe a dire San Gerolamo, in visita alle nostre terre. E questo potranno assaporare ancora coloro che vorranno regalarsi tale opportunità, domenica 18 dicembre, alle ore 17.00, nel Duomo di San Daniele del Friuli, presso il quale, fra gli scaffali della Biblioteca Guarneriana Antica, il manoscritto dal quale sono stati tratti i brani continua a tramandare sapienza e bellezza a tutti coloro che hanno stupore nel cuore.
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Segnatevi queste date!:
Ricordando il successo delle tre date di luglio 2014, tra le quali quella magica sul colle del Castello di Udine, torna infatti la Queen Symphony di Tolga Kashif, in collaborazione con l'Orchestra di Fiati Euritmia di Povoletto e la Corale Caminese.
L'evento di Bibione in caso di maltempo sarebbe recuperato il giorno successivo.
Ore 21.00 - INGRESSO LIBERO
Vi aspettiamo!!
L'opera:
La sinfonia è stata musicata nel 2001 per orchestra d’archi dal compositore belga Tolga Kashif,poi arrangiata e trascritta per orchestra a fiati da Erik Somers. Tolga Kashif impiega ben due anni per comporre la Queen Symphony portandola al debutto il 6 novembre 2002 nella Royal Festival Hall quando diresse l’esecuzione della Royal Philharmonic Orchestra. Ospiti d’onore di quel concerto furono Jer Bulsara (madre di Freddy Mercury), Roger Taylor e Brian May, rispettivamente batterista e chitarrista dei Queen. La “Queen Symphony” venne decretata Album dell’anno 2003 dal Classical British Award. La sinfonia è costituita da 6 movimenti, i quali contengono circa 15 dei più famosi brani della rock band britannica.
Piena estate, arriva una nuova edizione di "Musica per le tue Orecchie", la dodicesima!
Come sempre presso la chiesa di San Martino, a Savalons, saremo presenti noi "Juvenes Cantores di Plasencis", diretti dalla maestra Erica Zanin, mentre ospiteremo la "Corale Faisi Dongje", diretta dal maestro Alessandro Rizzi.
Segue il programma dei due cori:
Juvenes Cantores di Plasencis
Dirige: M° Erica Zanin
Accompagnamento: M° Francesco Zorzini
Corale Faisi Dongje di Racchiuso
Dirige: M° Alessandro Rizzi
A Cori Riuniti
Vi aspettiamo dalle 20.45, segue rinfresco!
Maggio, torna la "Rassegna Corale Itinerante" dei cori comunali, organizzata dall'Ufficio Cultura del Comune di Mereto di Tomba, che quest'anno giunge alla 23° edizione!
Ospiti, come negli ultimi anni, oltre a noi del Coro Juvenes Cantores di Plasencis, il Coro Parrocchiale di Mereto e il Coro “Cjastelîr” di Tomba.
Per l'occasione verranno premiate la mamma più giovane e la mamma più anziana (tra quelle nate in un anno terminante con 6).
L'appuntamento è per le 20.45 a Mereto di Tomba, presso la Sala Parrocchiale.
Ed ecco i repertori offerti dai cori:
Coro Parrocchiale di Mereto di Tomba
Direttore Michele D’Antoni
Cortesani - B. De Marzi
In cil’e je une stele - Pop. Friulano – Arm. A. Mascagni
Lûs dai tiei vôi - O. Rosso
Maria lassû - Parole e musica di B. De Marzi
Il ciant de filologiche furlane - Testo di B. Chiurlo, musica di A. Zardini
Coro Juvenes Cantores di Plasencis
Direttrice Erica Zanin
Interessante appuntamento musicale sabato prossimo a Ciconicco che ci avvicina alla XXXVIII edizione della "Sacra Rappresentazione della Passione", curata dall'associazione culturale "Un grup di amîs"!
Sabato 19 marzo, dunque, alle 20.30 si terrà a Ciconicco presso la Chiesa parrocchiale il concerto corale co-organizzato dal nostro sodalizio, cui parteciperanno anche il gruppo strumentale Santa Margherita ed il coro Jubilate di Zellina.
Noi Juvenes Cantores di Plasencis, sotto la direzione della M° Erica Zanin e accompagnati al pianoforte dal M° Francesco Zorzini, proporremo:
Il "Gruppo strumentale Santa Margherita", diretto dal M° Andrea Toffolini:
Quinto e ultimo, per questa stagione musicale, appuntamento con la "Via Crucis" di Franz Liszt, trascritto dal maestro Mauro Vidoni per orchestra di fiati e coro, venerdì 11 marzo alle 20.00 presso il Chiesa parrocchiale "Ognissanti" di Camino al Tagliamento.
Anche stavolta sotto la direzione del maestro Franco Brusini il nostro coro, in collaborazione con "Corale Caminese" di Camino al Tagliamento e con l’Orchestra di Fiati "Euritmia".
La serata, organizzata dalla Parrocchia di Camino congiuntamente alla Corale Caminese è inserita nel programma di eventi della prestigiosa rassegna "Paschalia 2016".
Per capire meglio l'opera che presenteremo, ecco una breve descrizione.
Negli ultimi 20 anni della sua vita Franz Liszt scrisse quasi esclusivamente musica religiosa, in uno stile compositivo radicalmente cambiato, in stretta osservanza di un suo grande desiderio, volto a rinnovare la musica sacra, a suo avviso decaduta ad un livello troppo superficiale.
Liszt lavorò alla “Via Crucis” dal 1873 fino al 1878. E’ una composizione di carattere meditativo ispirata al “pio esercizio” del cammino devozionale proprio della Settimana Santa. Il lavoro è pertanto una “musica della Passione”, caratterizzata dalla semplicità dei significati e dall’intervento essenziale e modesto degli esecutori.
Seppe forgiare elementi apparentemente contrastanti o distanti nel tempo in
Nuovo eccezionale appuntamento con la "Via Crucis" di Franz Liszt, trascritto dal maestro Mauro Vidoni per orchestra di fiati e coro, sabato 13 febbraio alle 20.30 presso il Duomo di Santa Maria Maggiore di Codroipo.
Anche stavolta sotto la direzione del maestro Franco Brusini il nostro coro, in collaborazione con "Corale Caminese" di Camino al Tagliamento e con l’Orchestra di Fiati "Euritmia".
La serata, organizzata dalla Parrocchia di Codroipo in occasione del giubileo foraniale nell'anno della misericordia, sarà anche un'occasione per ascoltare la testimonianza del Cardinale Vinko Pulijc, vescovo di Sarajevo durante la guerra di Bosnia.
Per capire meglio l'opera che presenteremo, ecco una breve descrizione.
Negli ultimi 20 anni della sua vita Franz Liszt scrisse quasi esclusivamente musica religiosa, in uno stile compositivo radicalmente cambiato, in stretta osservanza di un suo grande desiderio, volto a rinnovare la musica sacra, a suo avviso decaduta ad un livello troppo superficiale.
Liszt lavorò alla “Via Crucis” dal 1873 fino al 1878. E’ una composizione di carattere meditativo ispirata al “pio esercizio” del cammino devozionale proprio della Settimana Santa. Il lavoro è pertanto una “musica della Passione”, caratterizzata dalla semplicità dei significati e dall’intervento essenziale e modesto degli esecutori.
Seppe forgiare elementi apparentemente