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Ecce Dominus Veniet - 28 e 29 dicembre a Udine

1812 EDV 350Venerdì 28 e sabato 29 dicembre, arriva per la prima volta a Udine in un duplice appuntamento

“Ecce Dominus Veniet”:
l’opera dedicata al Natale che reinterpreta in chiave moderna
la musica dell’antichissimo MS. 4 “Mattutinale Aquileiese” guarneriano

di F. Zorzini e diretto da E. Zanin
a cura del coro J.C. di Plasencis con il sostegno di USCI FVG, Banca TER e Tavolo delle Associazioni

Gli appuntamenti fissati sono:

  • venerdì 28 dicembre alle 20.00 – per le prove aperte al pubblico -
  • sabato 29 dicembre alle 20.45 - concerto -

entrambi presso la chiesa di San Cristoforo (Via Caiselli a Udine).

Ingresso libero

 

“Far risuonare ancora la voce di un manoscritto vergato più di mille anni fa è molto di più di una operazione culturale: restituisce infatti tutto lo stupore e la meraviglia che le antiche pergamene sanno preservare nell’ombra degli scaffali. Ci regala l’opportunità di trasformarne il loro fruscìo in voce. Una voce che da dieci secoli nessuno ha più riascoltato.” Con queste parole il professor Angelo Floramo, storico e consulente scientifico della Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli, introduce il lavoro che ha portato alla nascita dell’opera “Ecce Dominus Veniet”: un lavoro cominciato tempo fa, su suggerimento dello stesso professore e fortemente voluto dal coro J. C. di Plasencis e che ridà suono alle antiche e complesse parti musicali di un manoscritto tutt’oggi conservato fra gli scaffali della Guarneriana.

Dopo il successo di pubblico raccolto durante le sue precedenti rappresentazioni, per la prima volta arriva a Udine lo spettacolo “Ecce Dominus Veniet”, la composizione in tre movimenti per coro, soprano solista, sax contralto, pianoforte e percussioni dedicata al tema dell’attesa del Natale, che porta la firma del maestro Francesco Zorzini ed è curato dal coro J.C. di Plasencis.
Presso la chiesa di San Cristoforo,venerdì 28 dicembre alle ore 20:00 si terrà la prova aperta al pubblico, mentre sabato 29 dicembre alle 20:45 si terrà il concerto. In entrambi gli appuntamenti verranno effettuate le registrazioni live, per l’incisione del disco originale dell’opera.

Ispirata all’ultramillenario manoscritto guarneriano numero 4 di antifone aquileiensi, l’opera è un’importante operazione culturale nata con l’intento di riproporre al pubblico di oggi l’eterea bellezza della musica contenuta nell’antico codice. Un processo creativo lungo oltre un anno, frutto della collaborazione tra il professor Floramo e il coro J. C. di Plasencis che, dopo aver raccolto la sfida di ridare voce al codice, ha commissionato al compositore il lavoro di trasposizione e arrangiamento in chiave moderna.
L’Ecce Dominus Veniet nasce infatti dallo sviluppo tematico di tre frammenti melodici del manoscritto guarneriano numero 4. Noto agli studiosi di tutto il mondo, il MS. 4 è uno degli esemplari più rari e antichi della liturgia patriarchina della chiesa madre d’Aquileia. Giunse nell’abbazia di Moggio Udinese nel 1117, portato dai monaci di San Gallo (Svizzera) assieme ad altri importanti corredi. Le sue prime antifone sono dedicate alla settimana dell’Avvento e dunque all’attesa del Natale, che i monaci trascorrevano in canto e preghiera secondo la rigida prescrizione della “Regula” di Benedetto. Il manoscritto è infatti testimone dell’arte del canto aquileiese. Le parole e i suoni contenuti dischiudono la sorpresa della prima notazione musicale che l’occidente medievale conobbe, quella che gli specialisti chiamano neumatica in campo aperto: si tratta di piccoli segni - poco più di linee, punti, accenti - che posti sulle parole indicavano al maestro come si dovesse modulare la voce.

Da quelle pagine, grazie all’interessamento del professor Floramo, è quindi nata la trasposizione dei segni in musica, che è culminata in una trascrizione con contaminazioni jazz capace di fondere l’antico con il contemporaneo. Nel 2017 l’opera è stata arricchita di una nuova stanza, che raccoglie altro materiale proveniente dal medesimo codice, ed espansa con una introduzione e degli intervalli recitati da una voce narrante che rievoca le atmosfere dell’antico Natale aquileiese. Come commenta il maestro Francesco Zorzini: “Il lavoro è un omaggio affascinato alla bellezza e raffinatezza del mondo musicale antico e coniuga la monodia medioevale con ritmi e sonorità del presente, nella convinzione che, pur nella sua difficile decifrazione, il manoscritto possa essere ancora vicino alla nostra contemporaneità, possa parlarci e commuoverci”.

Ad accompagnare i cori ci saranno proprio il maestro e compositore Francesco Zorzini al pianoforte, Margherita Crisetig al sax contralto e Alessandro Piputto alle percussioni, mentre la voce recitante sarà quella di Federico Scridel.
La direzione artistica e del concerto è del M° Erica Zanin.

Le rappresentazioni sono patrocinate da USCI FVG, Banca TER e Tavolo delle Associazioni.

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