Via Crucis a Codroipo

evento viacrucis 151104Nuovo eccezionale appuntamento con la "Via Crucis" di Franz Liszt, trascritto dal maestro Mauro Vidoni per orchestra di fiati e coro, sabato 13 febbraio alle 20.30 presso il Duomo di Santa Maria Maggiore di Codroipo.
Anche stavolta sotto la direzione del maestro Franco Brusini il nostro coro, in collaborazione con "Corale Caminese" di Camino al Tagliamento e con l’Orchestra di Fiati "Euritmia".

La serata, organizzata dalla Parrocchia di Codroipo in occasione del giubileo foraniale nell'anno della misericordia, sarà anche un'occasione per ascoltare la testimonianza del Cardinale Vinko Pulijc, vescovo di Sarajevo durante la guerra di Bosnia.

Per capire meglio l'opera che presenteremo, ecco una breve descrizione.

Negli ultimi 20 anni della sua vita Franz Liszt scrisse quasi esclusivamente musica religiosa, in uno stile compositivo radicalmente cambiato, in stretta osservanza di un suo grande desiderio, volto a rinnovare la musica sacra, a suo avviso decaduta ad un livello troppo superficiale.
Liszt lavorò alla “Via Crucis” dal 1873 fino al 1878. E’ una composizione di carattere meditativo ispirata al “pio esercizio” del cammino devozionale proprio della Settimana Santa. Il lavoro è pertanto una “musica della Passione”, caratterizzata dalla semplicità dei significati e dall’intervento essenziale e modesto degli esecutori.
Seppe forgiare elementi apparentemente

contrastanti o distanti nel tempo in un’unica unità compositiva. Quattro stazioni sono soltanto strumentali. Nella VI Liszt include il corale “O Haupt voll Blut und Wunden”(J. S. Bach, su testo di Paul Gerhardt, inserito nella “Matthäus-Passion” BWV 244), con un’armonizzazione abbastanza aderente a quella originale di Bach
Tale opera presenta nella sua struttura una sequenza di brani che suggerisce l’ipotesi di un suo uso anche liturgico. Inoltre, alcuni precisi riferimenti alla settimana santa, fanno capire che questa opera è stata pensata per il prototipo delle vie crucis liturgiche e cioè quella del venerdì santo.

Che dire di più? Vi aspettiamo!